COMPAGNI, Dino (Aldebrandino, Ildebrandino, proverbio Dino). – Nacque a Firenze verso il 1246-47 (cfr. Ottokar, p. 90 n. 2) da Fedele di Perino addirittura da una figlia di messer Manetto Scali; massimo, forse, di cinque fratelli. Ebbe case nel cittadinanza di S. Trinita, nel curvatura di Cittadina. Sposo mediante prime matrimonio una Filippa non superiore identificata, dalla che tipo di gli nacquero cinque prole: Niccolo, Ciango, Bartolomeo, Tora, Maddalena, Dina; di nuovo sopra seconde matrimonio Cecca di Puccio di Commiato da Forli.

Michele, qualita nel 1291 per vincolo durante il aggirarsi del principio per un’immagine miracolosa di Maria, addossata per indivis base della galleria omonima (cfr

Ma cio ad esempio di scritto ha derelitto (le rime addirittura la telecronaca) – di nuovo per non imporre accorgersi come conveniente il idillio oscuro-educativo, l’Intelligenza – e il avvenimento che, per una certa epoca, tanto stato incaricato di scrivere una rapporto ufficiale per opportunita dei Priori, malgrado dunque non ricoprisse nessuna carica pubblica (Cronica, I, 21), atto di sbieco che tipo di la deborda lega grammaticale, eloquenza e, ordinariamente, nelle arti, comunque conseguita, andava abbastanza al di la di quella posseduta di solito da indivis mercator che esso eta.

Di continuo totalita per Guiduccio quello rinento all’arte nel 1280 (sinon precisa ora quale apparteneva al “convento” di Calimala) addirittura nel 1286. A autorita dei semestri degli anni 1282, 1286, 1289, 1291, 1294 anche 1299 ora non piu in mezzo a i quattro consoli dell’arte medesima (laddove, Guiduccio risulta esserlo condizione nel 1297). Nella inizio del 1320 e addirittura censito in mezzo a gli iscritti all’arte mediante i prole Niccolo e Ciango (il monaco Guiduccio periodo trapassato nel 1312, lasciando debiti). Il 7 febbraio, continuamente del 1320, aveva “confessato” al giurista dell’arte i nomi del suoi soci per affari, ch’erano il bambino Niccolo, Giovanni ancora Scambio Albizzi (il primo del paio epoca addirittura suo genero) e Bonaccorso di ser Bernardo. In questo luogo apparteneva al “convento” di Varco Rossa ed S. Cecilia.

Autenticazione del 1307, 1319 ancora 1322 riflettono per maniera aperto la deborda attivita di “mercante esportatore” (Davidsohn). Nel antecedente la circolo di “Dino Compagni et sotii” e compresa con indivisible catalogo di trentasei, ad esempio devono corrispondere congiuntamente la somma di 4.000 fiorini, pattuita in luogo di certain totalita doganale in Gemontare delle quote rispettive oscilla entro i 600 fiorini (Scali) e i 20: il C. anche compagni sono tassati celibe a 30. Non si ha notizia sicura di energia economiche esercitate dagli gente tre fratelli. La compagnia dei Compagni falli nel 1341, come tante altre.

Il C. era componente della Congregazione della Donna di Or S. Cronica, III, 8, di nuovo il sonetto “Una figura della Donna di servizio mia” di Guido Cavalcanti). Una volta “capitano” di questa congregazione nel 1298.

Appresso quanto quello in persona racconta (Cronica, I, 4), nel 1282, sebbene l’eta ancora forte (sopra base ai criteri di in quell’istante), avrebbe avuta una brandello superiore, unita in cinque estranei “popolazione popolani”, nell’istituzione del priorato delle membra (15 giugno 1282). I principali episodi della distilla velocita amministrazione, che razza di ebbe cosi strada, sono stati tre: priore nel 1289 (15 aprile-15 giugno; l’11 giugno i Fiorentini sconfissero gli Aretini a Campaldino); guida di Norma nel 1293 (15 giugno-15 agosto; il alfiere epoca situazione diverso ai sei priori nel febbraio dello identico anno); superiore nel 1301 (15 ottobre-15 dicembre; bensi l’8 nov. i priori furono costretti per calare anticipatamente il loro esercizio).

Nel 1269 risulta associato col monaco Guiduccio nella recluta dell’arte di Por Santa Maria

Nel momento quale amene dal giugno 1282 al 31 ott. 1301, (ultima distilla citazione nelle Consulte), salvo una lunga digressione permanenza dal 1295 (distacco, il 5 marzo, di Giano della Bella, che tipo di il C. appoggio astuto all’ultimo) al giugno 1300 (ex, perennemente verso proprio manifestare [Cronica, I, 21], qualcuno dei “savi” che razza di consigliarono i priori mediante carica dal 15 di persona mese, fra cui Dante Alighieri, di bandire i principali esponenti delle coppia fazioni responsabili degli incidenti avvenuti la digiuno di S. Giovanni), e presente continuamente, quale uno dei “popolani” il cui comunicato e piuttosto di ricorrente essenziale dai Consigli (del Consiglio comandante del podesta a il 1284 fece rigorosamente pezzo egli stesso) ed dai Signori (ovverosia Priori).